Clubhouse è morto?!

Clubhouse

Buongiorno cari lettori, oggi parleremo di Clubhouse e di tutti gli errori che ha commesso durante il proprio sviluppo.

Clubhouse è una app di social media basata sull’audio. L’azienda si descrive come “un nuovo tipo di prodotto social basato sulla voce, che consente alle persone di tutto il mondo di parlare, raccontare storie, sviluppare idee, approfondire amicizie e incontrare nuove persone interessanti in tutto il mondo”. L’app consente agli utenti di partecipare o ospitare chat room audio. In qualità di presentatore, puoi parlare con relatori ospiti e co-conduttori o invitare i membri del pubblico. In poche parole, una stanza corrisponde ai podcast live, interattivi.

Crescita

A febbraio, Mark Zuckerberg ed Elon Musk si sono uniti a Rooms, superando il limite di 5.000 persone e aiutando la piattaforma a esplodere in popolarità. Anche celebrità (Drake, Jared Leto, Jake Paul), miliardari e celebrità (Oprah, Mark Cuban) sono stati avvistati su Clubhouse.

A maggio 2020, due mesi dopo il suo lancio, Clubhouse contava 1.500 utenti. A dicembre 2020, questo numero era cresciuto fino a 600.000 utenti. A febbraio 2021, 10 milioni di persone utilizzavano Clubhouse settimanalmente e l’app era ancora solo su invito, in versione beta privata e disponibile esclusivamente su iOS. Al giorno d’oggi, chiunque disponga di un numero di telefono può accedere con un OTP, e l’app è diventata disponibile per gli utenti Android nel maggio 2021. La pandemia di COVID-19 è stata ovviamente il punto di svolta per la piattaforma, poiché la maggior parte delle persone era bloccata a casa.

Declino

Le installazioni mensili di Clubhouse avevano iniziato a diminuire drasticamente e i dati della società indicavano che le installazioni erano diminuite da 9,6 milioni a 2,7 milioni in un solo mese.

Il motivo di questo è collegato ai fondatori che stavano attivamente cercando di far crescere i suoi numeri, ma i server della piattaforma e gli algoritmi di rilevamento non erano ancora pronti per un aumento esponenziale degli utenti. Inoltre, l’azienda ha dovuto affrontare problemi di sicurezza in Cina e problemi di privacy dei dati in Europa.

Alcuni utenti hanno constatato che la qualità dei contenuti era diminuita e che la piattaforma si era riempita di guru sugli investimenti e su finti influencer/esperti che cercavano di truffare gli ascoltatori. D’altra parte, le restrizioni relative al COVID-19 si sono alleggerite e il numero di persone vaccinate è aumentato portando la gente ad uscire e incontrarsi dal vivo al posto che utilizzare uno smartphone.

Concorrenza

Ancora più importante, il dominio di Clubhouse è sempre più minacciato, l’aumento della popolarità ha portato gli occhi di gigantesche aziende come Facebook, Twitter, Spotify e LinkedIn su di loro, portandoli così a copiare le chat vocali e implementarle sulle proprie piattaforme pur di recuperare quelle migliaia di utenti mancati.

Qual’è il futuro di Clubhouse?

La piattaforma sta gestendo diversi problemi. Ad oggi vengono ancora create una media di 300.000 stanze, dove le persone trascorrono circa 60 minuti. Gli investitori sono però non sono soddisfatti, difatti si stanno ritirando uno dopo l’altro. Andreessen Horowitz ha guidato un nuovo round di finanziamento che ha portato a valutare la società ben 4 miliardi, però dagli ultimi dati la stima arriva a malapena a 1 miliardo. Questo indipendentemente dai profitti pari a zero dalla sua nascita, non avendo ancora calcolato un modo di guadagno.

Nell’aprile 2021, Clubhouse ha lanciato i pagamenti in-app, una funzione che consente agli utenti di dare la mancia ai loro host preferiti con nemmeno l’1% di commissioni, tutti i soldi andavano ai creator. Clubhouse deve ora concentrarsi sui creatori, che saranno la chiave per la fidelizzazione e del successo. L’abilitazione degli abbonamenti potrebbe quindi essere il prossimo passo logico, quello intrapreso da piattaforme come Patreon, Twitch e Twitter.

Questo è tutto riguardo Clubhouse, ad un prossimo articolo.