Purtroppo il fenomeno dell’utilizzo di software senza licenza in azienda è in costante crescita. Secondo i dati ISTAT relativi agli ultimi 5 anni, si stima che almeno il 20% delle aziende italiane fa ancora un uso non conforme del copyright nei programmi installati.
Una ricerca condotta da AssoSoftware ha rilevato che nel 2021 il software non autorizzato ha riguardato il 32% delle piccole imprese e il 14% delle medie. Si tratta di numeri preoccupanti, che dimostrano come il ricorso al pirateria sia ancora diffuso nonostante i rischi.
L’utilizzo di programmi privi di licenza può produrre gravi conseguenze sia in termini economici che reputazionali. Le aziende si espongono infatti a pesanti sanzioni, costi legali e di manutenzione non preventivati. Inoltre, in caso di controlli, l’immagine pubblica ne risulta compromessa agli occhi di clienti, fornitori e istituzioni.
Risulta quindi fondamentale per le imprese adottare un approccio maggiormente etico e conforme alle normative, tutelando il lavoro degli sviluppatori di software e la propria sostenibilità economica nel lungo periodo.
Utilizzo software senza licenza: quali e quanti sono i rischi legali ed economici
L’utilizzo di software craccati in azienda comporta rilevanti rischi sia da un punto di vista legale che economico. Dal punto di vista giuridico, si incorre nel reato di violazione del diritto d’autore punito dal Codice Civile e dal Codice Penale. La pena contemplata è la reclusione fino a 4 anni e una multa che può arrivare fino a 15.000€.
Non possedendo una licenza ufficiale, vengono meno gli obblighi di aggiornamento e supporto tecnico da parte dei produttori, con pericolose conseguenze in termini di sicurezza informatica. I software craccati possono infatti contenere falle di vulnerabilità e risultare veicoli per virus, trojan e ransomware.
Inoltre, non sussistendo la conformità rispetto alle policy dei fornitori di servizi informatici, possono scattare le penali assicurative in caso di data breach, oltre alla responsabilità per eventuali danni arrecati a terzi.
Anche sotto il profilo economico i costi sono significativi nel lungo termine, tra ammende, risarcimenti e costi di recupero da attacchi cyber, senza considerare i benefici di produttività garantiti dai software ufficiali. L’uso di software non autorizzati rende inoltre vulnerabile l’azienda ad azioni legali da parte dei produttori volte ad ottenere il risarcimento del danno patrimoniale.
In sede di controllo, l’utilizzo di programmi piratati può comportare gravi sanzioni anche in sede fiscale per mancata dichiarazione di utili. Infine, l’impiego di software craccati può compromettere la reputazione aziendale agli occhi di clienti e fornitori, ostacolando rapporti di partnership e commessa.
Software senza licenza in azienda: le soluzioni a norma di legge proposte dalle licenze ESD
Per evitare i rischi legali ed economici derivanti dall’utilizzo di programmi craccati, l’alternativa più valida è rappresentata dalle licenze ESD (Electronic Software Delivery). Tramite queste licenze digitali è possibile acquistare software originali direttamente da rivenditori autorizzati, semplicemente scaricandoli dai rispettivi siti web, senza bisogno di supporti fisici.
Il vantaggio principale risiede ovviamente nella piena conformità alla normativa sul diritto d’autore. Inoltre, le licenze ESD prevedono prezzi concorrenziali grazie alla riduzione dei costi di produzione e distribuzione. Gli utenti hanno diritto a ricevere tutti gli aggiornamenti rilasciati, fondamentali per aspetti quali sicurezza, prestazioni e compatibilità. Il supporto tecnico risulta ufficiale e certificato da parte dei produttori. Da non sottovalutare anche la semplificazione nella gestione del parco licenze aziendale.
Grazie a soluzioni flessibili e vantaggiose come le licenze ESD è quindi possibile dotarsi di software completamente regolari, eliminando i rischi legati all’utilizzo di programmi craccati. Le licenze ESD permettono di adempiere agli obblighi di fatturazione elettronica previsti dalla legge, a cui i programmi craccati non consentono di ottemperare.
Software senza licenza: la convenienza di investire nella legalità dei programmi
Investire nell’acquisto di licenze digitali ESD per i propri software risulta la soluzione più conveniente a lungo termine per le aziende. Dotandosi di programmi originali muniti di regolare licenza, si evita il rischio di pesanti sanzioni in caso di controlli, che, come abbiamo visto, oltre al danno economico potrebbero incidere negativamente sulla reputazione.
Le licenze digitali, semplificando la gestione degli aggiornamenti e assistenza, permettono di contenere i costi di manutenzione dei sistemi informatici. I worker possono così focalizzarsi sul core business aziendale senza preoccupazioni di eventuali virus o blocchi delle workstation. Gli update inclusi nella manutenzione delle licenze mirano inoltre a incrementare la produttività mediante nuove funzionalità tecnologiche.
Da non sottovalutare i vantaggi fiscali, grazie alla possibilità di detrarre i costi di acquisizione e rinnovo licenze dalle tasse. Il risparmio a lungo termine supera dunque le spese iniziali, rendendo le licenze digitali l’investimento più lungimirante per lavorare nel rispetto del copyright.